L’organizzazione
Il soccorso sanitario extra-ospedaliero 118 è un servizio pubblico presente su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di garantire tutto l’anno, 24 ore al giorno, una risposta adeguata alle situazioni di urgenza o emergenza sanitaria e delle maxi-emergenze mediante l’invio di mezzi di soccorso adeguati.
Il soccorso sanitario extraospedaliero della Lombardia è stato interessato da notevoli trasformazioni a partire dal 2011, quando la Regione ha adottato la D.G.R. n. 1964 del 6 luglio 2011 con l’ obiettivo di migliorare l’attività di soccorso attraverso la riorganizzazione del sistema regionale di emergenza urgenza.
La peculiarità del Sistema di emergenza urgenza di AREU è il coinvolgimento di Enti, Associazioni di Volontariato, Cooperative Sociali nell’ apparato del soccorso, che mettono a disposizione personale, mezzi, attrezzature per erogare il servizio di soccorso sanitario di base.
In pratica, l’attività di soccorso sanitario viene svolta:
da personale medico, infermieristico e tecnico messo a disposizione dalle Aziende Sanitarie del Sistema Sanitario Regionale, così come definito dalle specifiche convenzioni sottoscritte tra AREU e Aziende Ospedaliere/Fondazioni IRCCS e ASL
da volontari e dipendenti di Enti, Associazioni di Volontariato e Cooperative sociali che svolgono l’attività di soccorritore e autista soccorritore.
Il territorio e i mezzi di soccorso
la Direzione AREU analizza, a cadenze prefissate, i volumi di attività delle SOREU, i tempi di intervento, i motivi che generano gli eventi di soccorso (es. eventi medici, incidenti stradali, eventi violenti …), i codici di gravità associati, le Strutture di destinazione dei pazienti trasportati. Queste analisi consentono di effettuare un monitoraggio dell’attività dei mezzi di soccorso, con l’obiettivo di disegnare una distribuzione più funzionale degli stessi, sia dal punto di vista del numero che della tipologia.
L’obiettivo prefissato è un’operatività sempre più flessibile dei mezzi di soccorso su gomma, basata non più soltanto su postazioni fisse ma su posizioni baricentriche rispetto alle aree di competenza, secondo un concetto di gestione dinamica del servizio, che consenta di garantire interventi più tempestivi e omogenei sul territorio.